La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne è una ricorrenza istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999. In questa giornata i governi e le organizzazioni internazionali sono chiamati a svolgere attività atte a sensibilizzare la popolazione sull'importanza della nonviolenza contro le donne.
In occasione di questa ricorrenza, è necessario ricordare l’utilità della prevenzione delle manifestazioni di violenza, agendo su fattori culturali e sociali, anche e soprattutto attraverso un approccio scientifico.
Spesso stereotipi basati sulla eventuale follia dell’omicida impediscono a livello culturale un’attenta e obiettiva analisi dei meccanismi relazionali realmente esistenti nei casi di femminicidio, sottovalutando così numerosi campanelli di allarme. Dinamiche di potere, desiderio di possesso, privazione della libertà individuale e impedimento di autodeterminazione imposti alle vittime dal proprio aggressore sono meccanismi complessi valutati dagli specialisti caso per caso.
Questi sistemi relazionali sono ampiamente analizzati da specialisti come psichiatri, ma anche da psicologi e sociologi. Inoltre numerosi istituti di medicina-legale universitari italiani studiano i casi di femminicidio, essendo la medicina legale direttamente coinvolta nell’esame autoptico delle donne vittime di femminicidio.
A tal proposito si segnala uno studio condotto da un gruppo di medici psichiatri e un medico legale insieme a sociologi e psicologi italiani pubblicato su Legal Medicine, i quali hanno analizzato come “Gli omicidi maschili e femminili possono essere considerati due fenomeni vittimologici distinti”. Secondo gli studiosi, “Concentrarsi sul femminicidio permette di stabilire abusi e schemi circostanziali, che potrebbero rappresentare la prova di uno specifico omicidio.” La proposta dell'articolo è quella di definire il femminicidio come "l' omicidio perpetrato a causa del mancato riconoscimento del diritto all'autodeterminazione della vittima”.
In conclusione, “Il confronto tra gli omicidi maschili e quelli femminili dimostra che essi possono essere considerati come due fenomeni vittimologici distinti. Inoltre, definire femminicidio come quei casi legati al mancato riconoscimento del diritto all'autodeterminazione della donna consente di stabilire abusi e schemi circostanziali, che potrebbero rappresentare prove di uno specifico omicidio, meritevoli di uno specifico quadro normativo.”
La scienza mette quindi a disposizione i propri strumenti in favore della prevenzione della violenza - cercando di analizzare i fatti accaduti alla ricerca di fattori comuni che aiutino ad attuare strategie di prevenzione - e in favore di una specifica definizione del concetto di femminicidio, attraverso l'isolamento delle sue caratteristiche. In questo modo si cerca di dare massimo rilievo all'annoso problema della violenza contro le donne.
Link all’articolo:
https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S1344622322001584#preview-section-snippets
Si ricorda infine che 1522 è il numero della Rete Nazionale Antiviolenza a sostegno delle donne vittime di violenza.
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