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LA DIFFERENZA DI GENERE IN ERA COVID-19
La differenza di genere in era COVID 19
mar 19 mag, 2020

Nell’era della medicina personalizzata, e nonostante la legge in vigore sulla medicina di genere, non si riscontra ancora l’attenzione diffusa del sistema sanitario nazionale e regionale al fatto che lo studio delle differenze di sesso e genere anche in corso di infezione da SARS-COV-2 potrebbe portare ad una maggiore appropriatezza nella pratica della cura e prevenzione dell’uomo e della donna fin dalle fasi iniziali dell’inquadramento clinico.

La differenza di genere in era COVID 19

Il virus crea discriminazione di genere?
E’ possibile sia un po presto per trarre conclusioni definitive, ma dall'osservazione ed analisi dei dati in possesso si puo dedurre che questo virus una preferenza di genere ce l'ha.
Esistono differenze importanti nell’ insorgenza, nelle manifestazioni cliniche, nella risposta ai trattamenti e negli esiti di malattia comuni a uomini e donne.
Questo sembra emergere anche nel contesto della pandemia da COVID 19, le statistiche evidenziano che l'infezione da SARS-Cov-2 produce effetti diversi negli uomini e nelle donne.
Si ipotizza per fattori genetici, ormonali, immunitari, stili di vita, coomorbidità.
La pandemia da COVID 19 sta colpendo tutta la popolazione, anche se in modo diverso, a causa quindi di vari fattori, tra i quali il sesso ed il genere (vale a dire l insieme delle caratteristiche definite socialmente che distinguono il maschile dal femminile) influenzando in modo differente la vita quotidiana delle persone.
Un esempio è quello riportato dall ISS che mette in luce il dato allarmante dei numerosi episodi di violenza domestica che tante donne sono costrette a subire , accentuate dal lockdown, cosi come la perdita del lavoro e la riduzione di possibilità di carriera lavorativa con il ricorso allo smart working, prevalente nelle donne dedite anche alla cura parentale.
Emerge inoltre chiaramente una piu alta proporzione di decessi per Covid-19 negli uomini rispetto alle donne, mentre i dati disponibili non sono sufficienti per stabilire la situazione sulle differenze di sesso e genere per quanto riguarda i casi diagnosticati.
Certo è che un dato molto importante è quello che riguarda le infezioni tra gli operatori sanitari: il 69% degli operatori infetti è donna; possibile per la maggior presenza femminile in questa categoria?
Sono necessari ulteriori studi per giungere a conclusioni piu certe.
Perché è importante conoscere le reali differenze di sesso e di genere anche in questa pandemia?
Per investigare sui meccanismi biologici e/o sociali alla base di queste differenze e promuovere strategie preventive e bersagli terapeutici specifici per uomini e donne.
Tenere quindi in considerazione il sesso e il genere in relazione alla salute non deve essere considerata una componente aggiuntiva ed opzionale, ma un aspetto necessario a garantire efficacia ed equità ai sistemi sanitari di ogni Paese.





 

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